Antonio D'Angelo
Napoletano d’origine e lombardo d’adozione, Antonio D’Angelo è conosciuto come lo Chef di Nobu Milano e per la sua azienda agricola L’Orto di Mimì. Nell’estate 2017 ha aperto insieme a Daniele Bettinzioli il ristorante Molo47 al porto di Formentera, che unisce la cucina giapponese a quella italiana, portando sull’isola una vera e propria innovazione culinaria.
La sua cucina è un viaggio, iniziato in Italia per poi sconfinare in ogni parte del globo con l’ingresso in Nobu. Ricerca, creatività, passione… nei suoi piatti c’è contaminazione di ingredienti e di culture, oltre a una continua sperimentazione di nuove metodologie di cottura per un’ulteriore valorizzazione della materia prima.
L'Orto di Mimì
L’Orto di Mimì è l’azienda agricola dello Chef Antonio D’Angelo, una vera e propria oasi dove la biodiversità italiana incontra la cultura giapponese: si coltiva wasabi, negi e mizuna insieme a zucchine, pomodori e ortaggi stagionali, rispettando il ciclo vitale di ogni prodotto e l’ecosistema locale.
Un nuovo tipo di agricoltura sostenibile che, oltre a non prevedere l’utilizzo di prodotti chimici, si pone l’obiettivo a medio termine di non sfruttare fonti di energia fossili.
La produzione agricola dell’Orto di Mimì, oltre a partecipare con rilevanza alla cucina di Nobu Milano, viene lavorata nel laboratorio alimentare “KOJI”: legumi, sottoli e conserve di stagione dell’Orto di Mimì che è possibile acquistare online da tutta Italia.
Nobu
Un cammino eclettico, quello di Antonio, iniziato alla fine degli anni ‘80, dapprima come Chef de Partie in diversi hotel e ristoranti del Nord Italia e poi come Sous Chef in due rinomati ristoranti del Bresciano, tra cui lo stellato Leon D’oro. Nel 2005, dopo un anno nelle veci di Sous Chef di Nobu Milano, viene scelto da Giorgio Armani come suo Personal Chef, riconfermandosi in questo ruolo per quasi un lustro. Dal 2009 è alla guida della brigata di Nobu Milano, il ristorante giapponese fusion di riferimento mondiale che porta il nome del suo creatore: una grande responsabilità ma, al tempo stesso, un grande stimolo per la creatività culinaria, in equilibrio tra Oriente e Occidente. Una cucina giapponese nuova, contaminata dai sapori di casa e dell’infanzia, con piatti ricchi di sapori che guardano al Mediterraneo e al Sud. Nel 2019, infine, diventa Executive Corporate Chef di tutto il mondo food&beverage di Giorgio Armani.